19 Giuseppe suo sposo, che era giusto e non voleva ripudiarla, decise di licenziarla in segreto.
20 Mentre però stava pensando a queste cose, ecco che gli apparve in sogno un angelo del Signore e gli disse: “Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua sposa, perché quel che è generato in lei viene dallo Spirito Santo.
21 Essa partorirà un figlio e tu lo chiamerai Gesù: egli infatti salverà il suo popolo dai suoi peccati”.
22 Tutto questo avvenne perché si adempisse ciò che era stato detto dal Signore per mezzo del profeta:
23 Ecco, la vergine concepirà e partorirà un figlio che sarà chiamato Emmanuele, che significa Dio con noi.
24 Destatosi dal sonno, Giuseppe fece come gli aveva ordinato l’angelo del Signore e prese con sé la sua sposa,
25 la quale, senza che egli la conoscesse, partorì un figlio, che egli chiamò Gesù.
LECTIO
Applica tutto te stesso alla Parola (leggi attentamente il piccolo commento ai vari versetti).
Matteo vuole fare scoprire in che modo nel presente si compie ciò che era stato annunciato nel passato.
Vs. “Tutto questo…per mezzo del profeta”.
I vs 18b e vs 23 sono il cuore del testo.
Vs 18b “Essendo promessa…dello Spirito Santo un evento imprevedibile e quindi un dramma per Giuseppe”
Vs 19a “Giuseppe che era giusto” cioè osservante delle legge ma…non aveva saputo custodire Maria”
Vs 20 “un angelo del Signore…viene dallo Spirito Santo”.
Giuseppe deve superare il normale timore, in questo aiutato da Dio.Gesù, Salvatore del mondo, Dio con noi, viene riconosciuto dall’uomo di fede.
Possiamo dire che ognuno ha la possibilità di fare lo stesso cammino di fede di Giuseppe.
Vs 21 “Essa partorirà…dai suoi peccati tu Giuseppe scoprirai che questo bambino è il Salvatore”.
Ricapitoliamo
Una ragazza è in una situazione scabrosa, ugualmente il suo fidanzato che però ha una intuizione nuova che è come una rivelazione dall’alto.
Giuseppe è aperto alle possibilità imprevedibili di Dio.
Tutto questo è confermato dalla profezia di Isaia (Mt 1-23).
Vs 23 “Che sarà chiamato Emanuele”
Vs 25 “Che chiamò Gesù”
Gesù, Salvatore del mondo, Dio con noi, viene riconosciuto dall’uomo di fede.
Possiamo dire che ognuno ha la possibilità di fare lo stesso cammino di fede di Giuseppe.
Giuseppe non ha più temuto come Maria non ha più temuto.
Sono due “poveri” , sono due servi del Signore.
Chi sono questi due servi?
Due che hanno accettato attraverso la sofferenza, attraverso l’umiliazione di essere scelti per collaborare al progetto di Dio, all’opera redentiva di Gesù.
Lo scopo di Matteo è appunto quello di sottolineare la disponibilità di questi poveri, Maria e Giuseppe, di lasciarsi prendere da Dio per collaborare.
MEDITATIO
Medita lentamente il brano biblico leggilo e rileggilo pazientemente, medita il commento.
Anche tu sei chiamato, in un qualche modo, a metterti sulla strada di Maria e Giuseppe alla sequela di Gesù.
Ora tutta la Parola letta (Mt 1,18-25), applica a te stesso/a.
Applicala alla tua vita.
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