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Venerdì, 22 Luglio 2005 11:44

Il cammino della fede

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“Il cammino della fede”

 

 

Dalla curiosità religiosa alla fede liberatrice:

Nicodemo, la samaritana, il cieco nato.

 

Nel vangelo

Gesù accoglie, amplia o suscita le attese umane.

Gv 2, 23-25

Non una fede che è soltanto ricerca di segni e ”prove” religiose, ma una fede che agisce nella profondità dell’uomo

Gv 3, 1-15

Non rinchiudere l’azione salvifica di Dio in schemi concettuali precostituiti.

Andare fuori delle sicurezze sulla via imprevedibile delle fede che trasforma l’esistenza dell’uomo.

Gv 3, 16-21

Credere è accogliere l’amore gratuito di Dio.

Credere è amare sullo stile di Dio.

Amare è attuare il progetto di fedeltà mostrato da Gesù.

Gv 4, 1-15

La samaritana: acqua naturale o la sorgente interiore che è dono di Dio?

Gv 4, 16-26 e 39-42

Sola curiosità religiosa?

O un incontro vero, interiore, personale con Gesù?

Gv 4, 31-38

Il fondamento della vita: portare a compimento il progetto salvifico del Padre, la missione, l’apertura agli altri ed al futuro.

Gv 6, 22-29

Pane materiale e cibo che non perisce che è dono del Padre per mezzo di Gesù. Non si tratta di opere da fare ma di apertura all’iniziativa gratuita di Dio.

 

Dalla luce degli occhi all'illuminazione della fede

Gv 9, 1-12

Le opere di Dio si rivelano nei gesti di liberazione dalla miseria e alle menomazioni che opprimono l'uomo. Per il cieco guarito, Gesù un anonimo.

Gv 9, 13-23

La fede si matura nel conflitto.

L’uomo guarito deve prendere posizione sulla identità di Gesù.

Gv 9, 24-34

La fede deve superare la paura, il ricatto dei benpensanti, la solitudine della scomunica.

Gv 9, 35-41

La fede è un incontro con Gesù.

La sua persona storica rovescia posizioni e ruoli.

 

La Fede e dono di Dio e libera apertura dell’uomo

 

Gv 1, 12-13

Accogliere Gesù, cioè credere in lui, è fondamentalmente una iniziativa di Dio

Gv 6, 43-47

Credere d'essere istruiti da Dio.

Gv 3, 16-21

Credere, cioè accogliere l’amore di Dio rivelato in Gesù è frutto della ricerca sincera e dell’apertura coraggiosa dell’uomo che fa la verità.

Gv 8, 42-47

Credere in Gesù, accoglierlo dipende da una scelta personale.

 

Nella vita

 

1) Le attese umane di salvezza e la risposta del vangelo

 

oggi vediamo tre livelli di attesa:

 

   1.      Attesa di salute, di sicurezza, di benessere, di felicità

   2.      Attesa di giustizia, di libertà, di solidarietà, di partecipazione

   3.      Attesa o ricerca di senso, cioè di ciò che conta e dà valore alla vita

 

Il metodo di Gesù quale atteggiamento ci suggerisce di fronte a queste attese umane?

Accoglienza indiscriminata?

Valutazione critica?

Strumentalizzazione tattica per catturare religiosamente le persone?

Crescita fino all’attesa salvifica?

C’è un rapporto tra questa e le altre attese umane?

 

2) Gli atteggiamenti attuali che bloccano il cammino di fede

 

Chi potrebbe essere il moderno Nicodemo? L’intellettuale? L’esperto religioso? Lo scienziato?

Chi potrebbero essere i farisei moderni che non arrivano alla luce perché hanno la pretesa di possederla come proprietà inalienabile?

I devoti? I praticanti? I proprietari custodi di una ideologia salvifica? I rappresentanti del potere culturale?

 

3) Fede-dono o fede conquista

 

Rischi della prima: passività, fatalismo, fanatismo.

Rischi della seconda: auto esaltazione, presunzione, moralismo.

Il cammino di fede è dono e scelta

Letto 3782 volte Ultima modifica il Lunedì, 25 Gennaio 2010 16:19

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