“Colui che crea la luce” (Joser or) è una preghiera di ringraziamento per la creazione: il rinnovarsi della luce è considerato il rinnovarsi dell'opera della creazione.
Le parole iniziali sono tratte dal libro del profeta Isaia (45, 7): “Che forma la luce e crea le tenebre; fa la pace e crea il male ”. Il significato del testo biblico è che il Signore crea ogni cosa, e la totalità viene espressa attraverso l'enunciazione di due coppie di opposti: luce e tenebre, pace e male. La formula liturgia ha modificato la forma del testo biblico — che poteva sembrare attribuire l'origine del male a Dio stesso — conservandone il retto significato.
La benedizione è qui nella forma completa, anche se in origine era più breve.
“Benedetto Tu, Signore Dio nostro, Re del mondo, che formi la luce e crei le tenebre; fai la pace e crei ogni cosa. Tu illumini la terra e coloro che vi abitano. Tu rinnovi ogni giorno, sempre, l'opera della creazione.
Come sono grandi le Tue opere, Signore! Tutte con sapienza le hai fatte; piena è la terra della Tua ricchezza. Tu solo, o Re, sei esaltato da sempre; Tu solo sei lodato, magnificato, glorificato ed innalzato dall'inizio del mondo. O Dio del mondo, nella Tua grande misericordia, abbi misericordia di noi.
Signore, Tu sei la nostra forza, la roccia in cui troviamo scampo, lo scudo che ci salva, la nostra protezione. Iddio benedetto, dotato di grande conoscenza, ha disposto e fatto i raggi splendenti del sole; Egli che è buono ha creato la gloria del Suo Nome, ha posto luminari intorno alla Sua Maestà. I capi delle sante schiere, che esaltano sempre l'Onnipotente, narrano la gloria di Dio e la Sua santità.
Sia Tu benedetto, Signore Dio nostro, nei cieli in alto e sulla terra quaggiù, per l'eccellenza delle opere della Tua mano e per i luminari che hai formato; essi Ti rendano gloria ”.