L'epidemia che ad inizio 2020, partendo dalla Cina si è diffusa nel mondo, ha profondamente modificato le nostre esistenze. Con uno sviluppo repentino, che ci ha trovati impreparati. L'accorgimento migliore per evitare il contagio passa attraverso l'evitamento dei contatti interpersonali. Vari governi, infatti, hanno adottato misure tese a limitare le interazioni, con la chiusura delle frontiere o di determinati territori. Ma anche con la chiusura totale delle scuole e di molte realtà produttive, dei centri commerciali e dei luoghi di ritrovo, dei ristoranti e dei bar, ecc. Per un confinamento, sempre più stretto, nelle proprie abitazioni.
Quasi all'improvviso ci si è trovati ad avere i propri ritmi di vita sconvolti. Lavoro, scuola, tempo libero… Tutto non ha potuto più essere svolto come prima. Neppure il poter partecipare in chiesa a qualche celebrazione. Rintanati in casa, ci si è trovati ad avere molto tempo a disposizione – e molti pensieri per la testa.
Questi brevi testi sono nati con una certa estemporaneità, giorno per giorno, accomunati dalla particolarità del tempo vissuto. Abbozzi di riflessioni spirituali che, spesso, necessiterebbero uno sviluppo maggiore – e che probabilmente si sarà in grado di compiere soltanto una volta che si avrà alle spalle l'intera vicenda di quest'esperienza. Avremo modo di ripensare la nostra vita personale e sociale, umana e cristiana? Ciò che si profila all'orizzonte è nuovo, interessante e tutto da scrivere – nonostante le tante lacrime e sofferenze che questa prova ci sta facendo patire.
Devo all'amico p. Vladimir Zelinskij – benevolo mio lettore che di frequente mi sollecita ad intraprendere nuove pubblicazioni –, il suggerimento di raccogliere i testi in un istant ebook. Altre persone mi hanno chiesto che cosa n'avrei fatto. Li ho qui riuniti, seguendo la data di composizione e giungono fino alle soglie della festa di Pasqua. Al compiersi dell'attesa del giorno della Risurrezione…
Faustino Ferrari, Vivere e sperare in tempi difficili,