Formazione Religiosa

Domenica, 17 Maggio 2015 22:33

Orazione sull’amore per i poveri (Gregorio di Nissa)

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Uno... riceve la somiglianza da quella cosa nella quale fissa il suo sguardo.

In questi giorni è arrivata una folla di ignudi e di derelitti. Un’infinità di prigionieri sta bussando alla porta di ciascuno di noi. Non ci mancano dunque forestieri ed esuli, e da ogni parte ci voltiamo, vediamo mani tese. La casa di questa gente è il cielo limpido. Il loro tetto sono i porticati, i crocicchi delle vie, i cantoni più deserti della piazza pubblica. Si alloggiano nei pertugi delle rocce, come se fossero pipistrelli o civette. Vestono cenci a brandelli; le loro mietiture consistono nella volontà di quelli che allungano loro un’elemosina; il loro cibo è quel che cade dalla mensa del primo che passa; la loro bevanda: la fontana pubblica, non diversamente dagli animali; la loro coppa: il cavo della mano; la loro dispensa: le pieghe dell’abito che indossano (sempre che questo non sia stracciato, lasciando così scappare via tutto quel che vi si getta sopra); il loro tavolo: le ginocchia rattrappite; il loro divano: il suolo santo; il loro bagno: il fiume... Conducono questa vita errabonda e selvatica, non perché tale sia da sempre il loro progetto di vita, ma per un’imposizione dettata dalla disgrazia e dalla necessità. Soccorrili col tuo digiuno. Sii generoso con questi fratelli, vittime della sventura. Da’ all’affamato ciò che togli al tuo ventre. Modera con saggia temperanza due forme di appetito, che sono tra loro contrarie: la fame tua e quella del tuo fratello... Non consentire che siano altri a soccorrere chi ti sta vicino, e a giungere prima di te al tesoro che per te era stato custodito. Abbraccia l’afflitto come fosse oro. Stringi fra le tue braccia il malato come se da lui solo dipendesse la salute tua e quella di tua moglie e dei tuoi figli, quella dei tuoi domestici e di tutta la tua famiglia... Non disprezzare costoro, che giacciono stesi, come se per questo non valessero niente. Considera chi sono, e scoprirai quale è la loro dignità: essi ci rappresentano la persona del Salvatore.

Gregorio di Nissa

(dall'Orazione sull’amore per i poveri)

 

Letto 4895 volte Ultima modifica il Domenica, 17 Maggio 2015 22:42
Fausto Ferrari

Religioso Marista
Area Formazione ed Area Ecumene; Rubriche Dialoghi, Conoscere l'Ebraismo, Schegge, Input

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