Una parte importante del problema è proprio rappresentata dall’incapacità dell’insegnante di presentarsi sotto un triplice aspetto: quello di docente, messo lì da un’istituzione, con lo scopo di gestire un gruppo classe; quello di esperto, definito dalla sua esperienza di studio, con lo scopo di fornire un’istruzione specifica; quello di adulto, riconosciuto dall’anagrafe e dallo stato dei capelli, con lo scopo di far crescere delle persone.
Il libro di Giuseppe Milan "Disagio giovanile e strategie educative" edito da Città Nuova nel 2001 ci aiuta a riflettere su quali siano le competenze richieste oggi agli educatori e ci offre interessanti spunti per verificare la nostra azione educativa.