La misericordia di Dio, da un oggetto di speranza e di fede, piano piano è diventata un’azione quasi assicurata, almeno in Occidente, come un premio garantito, attribuito a ciascun essere vivente per il fatto di essere concepito.
Nato da una tragedia cosmica, il pantheon greco è un mondo a ripiani in cui gli dei, né onnipotenti, né creatori, regolano i loro conflitti.
L’Oriente soffre e l’Occidente guarda, l’Oriente muore e l’Occidente vive tranquillo, l’Oriente espatria continuamente verso l’occidente e l’Occidente pensa soltanto ai suoi interessi nell’Oriente.
Nati dal Nun, l’Oceano primordiale, degli dei creati, né immortali, né onnipotenti, vegliano sugli umani. In Egitto ognuno sceglie il suo dio.
Il 17 gennaio 2012 le Chiese locali sono state invitate a vivere la “Giornata per l’approfondimento e lo sviluppo del dialogo religioso ebraico-cristiano”. A tema il comandamento non: “Non uccidere”.
Se lo Spirito Santo agisce nella storia, l’incontro tra la Chiesa ortodossa (con tutte le ricchezze che essa porta, manifesta e nasconde in sé) e il mondo com’è, con tutta la sua miseria spirituale, dovrebbe avvenire in un futuro non troppo remoto.
In Europa l'immagine generalizzata dell'islam è negativa. Ciò deriva dalla questione terrorismo/sicurezza. Inoltre ci si immagina una religione ridotta a codice di divieti. Bisogna dare una speranza all'islam europeo nel formare nuove generazioni e con 'un diverso approccio al dialogo.
Paul Tillich raggiunse l'America con l'animo pieno di amarezza. Aveva conosciuto la demonia della cultura tedesca.
La secolarizzazione, a mio avviso, è innanzitutto una negazione del culto. Sottolineo: non una negazione dell’esistenza di Dio, o di un qualche tipo di trascendenza e quindi di una sorta di religione.
Ritorno ad Assisi, dopo 25 anni. L'incontro ha avuto per titolo "Giornata di riflessione, dialogo e preghiera per la pace e la giustizia nel mondo"; "Pellegrini della verità, pellegrini della pace". L'invito rivolto anche a figure del mondo della cultura e a non credenti.