Esperienze Formative

Attenzione

JUser: :_load: non è stato possibile caricare l'utente con ID: 65

Sabato, 12 Novembre 2022 11:35

XXXIII Domenica del Tempo Ordinario - 13 Novembre 2022

Vota questo articolo
(0 Voti)

Anno C –

Omelia di Don Paolo Scquizzato,

Prima lettura: Ml 3,19-20a

19Ecco infatti: sta per venire il giorno rovente come un forno. Allora tutti i superbi e tutti coloro che commettono ingiustizia saranno come paglia; quel giorno, venendo, li brucerà - dice il Signore degli eserciti - fino a non lasciar loro né radice né germoglio. 20Per voi, che avete timore del mio nome, sorgerà con raggi benefici il sole di giustizia.

 

Salmo: 97

Rit.: Cantate al Signore un canto nuovo,

perché ha compiuto meraviglie.

Alleluia, Alleluia, Alleluia.

 

5 Cantate inni al Signore con la cetra,

con la cetra e al suono di strumenti a corde;

6 con le trombe e al suono del corno

acclamate davanti al re, il Signore. Rit.

 

7 Risuoni il mare e quanto racchiude,

il mondo e i suoi abitanti.

8 I fiumi battano le mani, esultino insieme le montagne

9 davanti al Signore che viene a giudicare la terra. Rit.

 

giudicherà il mondo con giustizia

e i popoli con rettitudine. Rit


Seconda lettura: 2Ts 3,7-12

7Sapete in che modo dovete prenderci a modello: noi infatti non siamo rimasti oziosi in mezzo a voi, 8né abbiamo mangiato gratuitamente il pane di alcuno, ma abbiamo lavorato duramente, notte e giorno, per non essere di peso ad alcuno di voi. 9Non che non ne avessimo diritto, ma per darci a voi come modello da imitare. 10E infatti quando eravamo presso di voi, vi abbiamo sempre dato questa regola: chi non vuole lavorare, neppure mangi. 11Sentiamo infatti che alcuni fra voi vivono una vita disordinata, senza fare nulla e sempre in agitazione. 12A questi tali, esortandoli nel Signore Gesù Cristo, ordiniamo di guadagnarsi il pane lavorando con tranquillità.

 

 

Canto del Vangelo: Lc 21,28


Alleluia, alleluia!

Risollevatevi e alzate il capo, perché la vostra liberazione è vicina.

Alleluia!

 

Vangelo: Lc 21,5-19


5Mentre alcuni parlavano del tempio, che era ornato di belle pietre e di doni votivi, disse: 6«Verranno giorni nei quali, di quello che vedete, non sarà lasciata pietra su pietra che non sarà distrutta».

7Gli domandarono: «Maestro, quando dunque accadranno queste cose e quale sarà il segno, quando esse staranno per accadere?». 8Rispose: «Badate di non lasciarvi ingannare. Molti infatti verranno nel mio nome dicendo: «Sono io», e: «Il tempo è vicino». Non andate dietro a loro! 9Quando sentirete di guerre e di rivoluzioni, non vi terrorizzate, perché prima devono avvenire queste cose, ma non è subito la fine».

10Poi diceva loro: «Si solleverà nazione contro nazione e regno contro regno, 11e vi saranno in diversi luoghi terremoti, carestie e pestilenze; vi saranno anche fatti terrificanti e segni grandiosi dal cielo.

12Ma prima di tutto questo metteranno le mani su di voi e vi perseguiteranno, consegnandovi alle sinagoghe e alle prigioni, trascinandovi davanti a re e governatori, a causa del mio nome. 13Avrete allora occasione di dare testimonianza. 14Mettetevi dunque in mente di non preparare prima la vostra difesa; 15io vi darò parola e sapienza, cosicché tutti i vostri avversari non potranno resistere né controbattere. 16Sarete traditi perfino dai genitori, dai fratelli, dai parenti e dagli amici, e uccideranno alcuni di voi; 17sarete odiati da tutti a causa del mio nome. 18Ma nemmeno un capello del vostro capo andrà perduto. 19Con la vostra perseveranza salverete la vostra vita.

 

 

OMELIA

 

Alla domanda «quando» verrà il Regno di Dio, Gesù sposta l'attenzione «sul come attenderlo». Il Regno di Dio – dice – si affermerà ogni qualvolta si vivrà l'amore.

Laddove uno sguardo superficiale vede soltanto sconvolgimenti e violenze, Gesù invita a guardare la propria vita, la creazione, il mondo intero come un 'parto', un venire alla luce, il compimento di tutta la realtà, e quindi del proprio sé. Non stiamo andando vero "la fine", ma verso "il fine", la propria rinascita. «Io sono l'Alfa e l'Omèga, il Primo e l'Ultimo, il Principio e la Fine» dice Gesù (Ap 22, 13). La nostra vita, attraverso tempeste e sconvolgimenti (passaggi obbligati perché ancora 'in via di compimento'), al termine conoscerà una meta e un porto sicuro: "Se pure corressi per mari stranieri, tornerò sempre, Signore, a far naufragio nel tuo" (Mario Pomilio, Natale del 1833).

Dal Vangelo comprendiamo quindi che la domanda fondamentale della vita non sarà: «Quando accadrà questo [fine]» (v. 7), ma 'come prepararsi a questo'. Solo chi ha una meta, sa anche come muoversi sul sentiero. È la meta a definire il cammino, a illuminare la strada.

Allora impareremo che la "fine del mondo", non accadrà quando la violenza e la cattiveria raggiungeranno l'apice, e quando l'ultima bomba atomica deflagrerà l'intera creazione, ma quando ciascun essere vivente saprà apporre nel quotidiano un gesto di bontà, un abbraccio accogliente, una condivisione del pane, un gesto di perdono gratuito. La 'fine' non sarà un fatto terribile, ma un evento di bellezza. Noi possiamo anticipare la "fine del mondo" ogni volta che contribuiremo ad affermare bontà e bellezza. E ci troveremo a dire, in quell'attimo, come alla persona che amiamo perché riconosciuta buona e bella: "sei la fine del mondo!".

D'altra parte anche l'ultimo libro della Bibbia, l'Apocalisse, ci assicura – e rassicura – che il mondo non finirà nel fuoco di una conflagrazione planetaria, ma nella contemplazione della Bellezza: «Vidi la terra nuova, bella come una sposa, scendere dal cielo pronta per lo sposo» (Ap 21, 2).

Alla fine vincerà la fedeltà di Dio che è solo Bellezza e Amore. Ma questo accadrà come deve accadere al seme che prima conosce il buio della terra e il suo marcire.

Non è la morte fisica la cosa peggiore che ci potrà accadere, ma il non aver vissuto appieno.

«Non è niente il morire, spaventoso è il non vivere» (Victor Hugo, I miserabili).

 

 

CAMMINO DELLA SETTIMANA


Due spunti su cui meditare, a Voi cercarne altri

• "13Avrete allora occasione di dare testimonianza.... 15io vi darò parola e sapienza, cosicché tutti i vostri avversari non potranno resistere né controbattere."

• «Non è niente il morire, spaventoso è il non vivere»

 

Buon cammino!!



Clicca qui per andare a:
"Una guida sintetica per condurre la Liturgia della Parola"
INDICE di questo TEMA: "Commento ai Vangeli della domenica"


 

Letto 7146 volte Ultima modifica il Sabato, 12 Novembre 2022 11:53

Search