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Sabato, 01 Agosto 2020 15:11

XVIII Domenica del Tempo Ordinario – Domenica 2 agosto 2020

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Anno A

don Squizzato

 

 

Prima lettura: Is 55,1-3

Così dice il Signore: «O voi tutti assetati, venite all'acqua, voi che non avete denaro, venite; comprate e mangiate; venite, comprate senza denaro, senza pagare, vino e latte. Perché spendete denaro per ciò che non è pane, il vostro guadagno per ciò che non sazia? Su, ascoltatemi e mangerete cose buone e gusterete cibi succulenti. Porgete l'orecchio e venite a me, ascoltate e vivrete. Io stabilirò per voi un'alleanza eterna, i favori assicurati a Davide».

Parola di Dio

 

Salmo: 144

Rit. Apri la tua mano, Signore, e sazia ogni vivente.

Alleluia, Alleluia, Alleluia.

Misericordioso e pietoso è il Signore,

lento all'ira e grande nell'amore.

Buono è il Signore verso tutti,

la sua tenerezza si espande su tutte le creature. Rit.

Gli occhi di tutti a te sono rivolti in attesa

e tu dai loro il cibo a tempo opportuno.

Tu apri la tua mano

e sazi il desiderio di ogni vivente. . Rit.

Giusto è il Signore in tutte le sue vie

e buono in tutte le sue opere.

Il Signore è vicino a chiunque lo invoca,

a quanti lo invocano con sincerità. Rit.

 

Seconda lettura: Rm 8,35.37-39

Fratelli, chi ci separerà dall'amore di Cristo? Forse la tribolazione, l'angoscia, la persecuzione, la fame, la nudità, il pericolo, la spada? Ma in tutte queste cose noi siamo più che vincitori grazie a colui che ci ha amati. Io sono infatti persuaso che né morte né vita, né angeli né principati, né presente né avvenire, né potenze, né altezza né profondità, né alcun'altra creatura potrà mai separarci dall'amore di Dio, che è in Cristo Gesù, nostro Signore.

Parola di Dio


Canto al Vangelo

Alleluia, alleluia.

Non di solo pane vivrà l'uomo,

ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio. (Mt 4,4b)

Alleluia.


Vangelo: Mt 14,13-21

In quel tempo, avendo udito [della morte di Giovanni Battista], Gesù partì di là su una barca e si ritirò in un luogo deserto, in disparte. Ma le folle, avendolo saputo, lo seguirono a piedi dalle città. Sceso dalla barca, egli vide una grande folla, sentì compassione per loro e guarì i loro malati. Sul far della sera, gli si avvicinarono i discepoli e gli dissero: «Il luogo è deserto ed è ormai tardi; congeda la folla perché vada nei villaggi a comprarsi da mangiare». Ma Gesù disse loro: «Non occorre che vadano; voi stessi date loro da mangiare». Gli risposero: «Qui non abbiamo altro che cinque pani e due pesci!». Ed egli disse: «Portatemeli qui». E, dopo aver ordinato alla folla di sedersi sull'erba, prese i cinque pani e i due pesci, alzò gli occhi al cielo, recitò la benedizione, spezzò i pani e li diede ai discepoli, e i discepoli alla folla. Tutti mangiarono a sazietà, e portarono via i pezzi avanzati: dodici ceste piene. Quelli che avevano mangiato erano circa cinquemila uomini, senza contare le donne e i bambini.

Parola del Signore

OMELIA

 

 

Non nasciamo uomini, lo diventiamo. Diventiamo noi stessi intraprendendo quel viaggio che consiste nel passare dal non essere all’essere. Dalla fuga verso l’esterno di noi, all’interno di noi stessi. In fondo questo è l’unico viaggio in grado di compierci. «In te ipsum redi, in interiore homine habitat veritas» diceva Agostino. «Rientra dentro di te, è nella profondità di te stesso che abita la verità». Siamo costantemente proiettati a cercare all’esterno, quella presenza in grado di dirci chi siamo. E c’inganniamo di trovarla nel frastuono, nel correre, nell’agitazione, nelle forti emozioni… Ma la presenza non sta né nel vento impetuoso, né nel terremoto, né nel fuoco dice la Scrittura, essa è celata nel sussurro di una brezza leggera, in una ‘voce di silenzio’ dentro di noi (cfr. 1Re 19, 11s.). 

Il brano di Vangelo odierno ci parla di folle che lasciano la città per recarsi in un luogo desertico (v. 13). Apparentemente pare compiersi un passaggio da un luogo di vita ad un luogo di morte. Invece è proprio vero il contrario. È nel deserto che si compie quell’esodo esistenziale in grado di farci passare dalla morte alla vita. È nel deserto che si può ascoltare la voce di silenzio che ci suggerisce la nostra vera natura, di cosa siamo fatti, e per cosa siamo fatti.Il Mahatma Gandhi amava dire: «Non ho bisogno di andare lontano a cercare la grotta sacra, la porto dentro di me».

È questo il viaggio, il pellegrinaggio più lungo, faticoso che possiamo intraprendere, quello verso il nostro spazio interiore. Quel deserto dove tutto cade, perde consistenza, dove ormai non rimane più nulla, ma proprio per questo è possibile scorgervi l’Unico e l’essenziale. Quando crolla tutto ciò che è superfluo, rimane il necessario. 

È in questo deserto interiore, che scoprirò anzitutto che vivo di ciò che ricevo e non tanto di ciò che faccio e che do, perché in fondo, ciò che ci fa vivere è sempre qualcosa che ha a che fare con la grazia, con un dono ricevuto, e non opera di conquista: l’aria che respiro, l’acqua che fa vivere, l’amore che nutre il cuore non li si produce, ma soltanto li si accoglie, come un miracolo. 

Ed è proprio qui che comprenderemo di essere guariti dalla nostra più terribile malattia, ovvero che occorra ‘comprare’ sempre qualcosa per poter vivere: «Congeda la folla perché vada a comprarsi da mangiare» (v. 15b). 

La vita non è solo commercio. Si può vivere anche condividendo. E quando avremo fatto nostra questa logica del ricevere e condividere, potremo finalmente, noi stanchi pellegrini del tempo e col cuore appesantito, sederci sull’erba (v. 18), simbolo del giardino ‘paradisiaco’. E faremo festa, perché compresa la logica del cuore: donando noi stessi potremo trasformare le nostre città, i nostri rapporti quotidiani – fondati sul fratricidio e sul potere – in luoghi di pace e riconciliazione. Sperimenteremo ciò che è in grado di saziare la vita (v. 20) e saremo colmi di gioia perché di questo cibo che sazia ce ne sarà per tutti e per sempre: «portarono via dodici ceste piene» (v. 21).


CAMMINO DELLA SETTIMANA

Due spunti su cui meditare, a Voi cercarne altri:



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Buon cammino!

Se hai bisogno di una scheda per guidare la "Liturgia della Parola" sulle letture di questa domenica la troverai qui:

"Una guida sintetica per condurre la Liturgia della Parola

 

Clicca qui per andare all'INDICE di questo TEMA: "Commento ai Vangeli della domenica"

 

 

Letto 19960 volte Ultima modifica il Sabato, 01 Agosto 2020 15:38

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