La pesca a scopo commerciale era fatta con l’uso di reti (che garantiva il miglior rapporto tra forza-lavoro e resa economica), ma si pescava anche con strumenti semplici.
Pesca con l’amo
Veniva sicuramente praticata nel Kinneret: negli scavi archeologici di Bethsaida sono stati ritrovati 13 ami, probabilmente usati per pescare Barbi. Era verosimilmente una tecnica usata da pescatori occasionali in cerca di un pasto per il giorno. Secondo una notizia di fonte antica, era un tipo di pesca libera e aperta a chiunque nel lago purché fatta dalla costa e non su una barca al largo ( le tecniche che implicavano l’uso di barche o di reti grandi erano controllate per conto di chi deteneva la proprietà del lago).
Nasse, trappole, ceste
Anche questo modo di pescare, che utilizzava strumenti a mo’ di trappola per i pesci e che era un’attività economicamente modesta, era probabilmente aperto a tutti, purché non ponesse ostacoli alla navigazione. Non abbiamo informazioni dirette, ma è probabile che questo tipo di pesca fosse praticato nel Kinneret in antico (era un metodo comune in molte regioni mediterranee). Probabilmente non si usavano grandi trappole permanenti, ma solo nasse o piccole trappole fatte con giunchi o pezzi di legno e reti. Era un sistema buono per un pescatore occasionale che si accontentava di qualche pesce e poteva dedicarsi ad altri lavori durante la giornata (sia pure col rischio di lasciare le nasse incustodite e quindi facilmente derubabili da altri).
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La pesca al tempo di Gesù, nel lago di Galilea