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Sabato, 10 Dicembre 2016 00:02

– III Domenica di Avvento –

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– 11 Dicembre 2016 -

 

 Omelia

di Don Paolo Scquizzato,


Prima lettura: Is 35,1-6a.8a.10

1 Si rallegrino il deserto e la terra arida,

esulti e fiorisca la steppa.

Come fiore di narciso 2fiorisca;

sì, canti con gioia e con giubilo.

Le è data la gloria del Libano,

lo splendore del Carmelo e di Saron.

Essi vedranno la gloria del Signore,

la magnificenza del nostro Dio.

3Irrobustite le mani fiacche,

rendete salde le ginocchia vacillanti.

4Dite agli smarriti di cuore:

«Coraggio, non temete!

Ecco il vostro Dio,

giunge la vendetta,

la ricompensa divina.

Egli viene a salvarvi».

5Allora si apriranno gli occhi dei ciechi

e si schiuderanno gli orecchi dei sordi.

6Allora lo zoppo salterà come un cervo,

griderà di gioia la lingua del muto.

8Ci sarà un sentiero e una strada

e la chiameranno via santa.

10Su di essa ritorneranno i riscattati dal Signore

e verranno in Sion con giubilo;

felicità perenne splenderà sul loro capo;

gioia e felicità li seguiranno

e fuggiranno tristezza e pianto.

 

 

Salmo: 145

 

Rit.: Vieni, Signore, a salvarci.

Alleluia, Alleluia, Alleluia.


Il Signore, che rimane fedele per sempre,

7 rende giustizia agli oppressi,

dà il pane agli affamati.

Il Signore libera i prigionieri, Rit.


8 il Signore ridona la vista ai ciechi,

il Signore rialza chi è caduto,

il Signore ama i giusti,

9 il Signore protegge i forestieri, Rit.


Egli sostiene l'orfano e la vedova,

ma sconvolge le vie dei malvagi.

10 Il Signore regna per sempre,

il tuo Dio, o Sion, di generazione in generazione. Rit.

 

 

Seconda lettura: Gc 5,7-10

7Siate dunque costanti, fratelli, fino alla venuta del Signore. Guardate l'agricoltore: egli aspetta con costanza il prezioso frutto della terra finché abbia ricevuto le prime e le ultime piogge. 8Siate costanti anche voi, rinfrancate i vostri cuori, perché la venuta del Signore è vicina. 9Non lamentatevi, fratelli, gli uni degli altri, per non essere giudicati; ecco, il giudice è alle porte. 10Fratelli, prendete a modello di sopportazione e di costanza i profeti che hanno parlato nel nome del Signore.

 

 

Canto del Vangelo: Is 61,1

Alleluia, alleluia!


1 Lo spirito del Signore Dio è su di me,

perché il Signore mi ha consacrato con l'unzione;

mi ha mandato a portare il lieto annuncio ai miseri,

Alleluia!



Vangelo: Mt 11,2-11


Giovanni, che era in carcere, avendo sentito parlare delle opere del Cristo, per mezzo dei suoi discepoli mandò 3a dirgli: «Sei tu colui che deve venire o dobbiamo aspettare un altro?». 4Gesù rispose loro: «Andate e riferite a Giovanni ciò che udite e vedete: 5i ciechi riacquistano la vista, gli zoppi camminano, i lebbrosi sono purificati, i sordi odono, i morti risuscitano, ai poveri è annunciato il Vangelo. 6E beato è colui che non trova in me motivo di scandalo!».

7Mentre quelli se ne andavano, Gesù si mise a parlare di Giovanni alle folle: «Che cosa siete andati a vedere nel deserto? Una canna sbattuta dal vento? 8Allora, che cosa siete andati a vedere? Un uomo vestito con abiti di lusso? Ecco, quelli che vestono abiti di lusso stanno nei palazzi dei re! 9Ebbene, che cosa siete andati a vedere? Un profeta? Sì, io vi dico, anzi, più che un profeta. 10Egli è colui del quale sta scritto:

Ecco, dinanzi a te io mando il mio messaggero,

davanti a te egli preparerà la tua via.

11In verità io vi dico: fra i nati da donna non è sorto alcuno più grande di Giovanni il Battista; ma il più piccolo nel regno dei cieli è più grande di lui.

 

 

OMELIA

Il Battista, il più grande dei profeti, dubita.

Dubita e domanda: «Sei tu colui che deve venire?» (v. 3).

Giovanni il Battista è l'uomo dell'Antico Testamento, formatosi a quella scuola per cui Dio è anche il Dio dei morti e non solo dei vivi, nel senso che può anche dare la morte, bruciando i cattivi e premiando i buoni.

Il Dio del Battista è quello dell'Esodo, che per liberare e salvare i 'suoi', non si cura di togliere la vita ai 'nemici', di seppellire sotto un oceano d'acqua uno stuolo di cattivi egiziani e far piombare la maledizione con dieci allucinanti 'piaghe', compreso l'assassinio di una moltitudine di neonati.

Il Dio di Giovanni profeta, ha già in mano la scure posta alla radice di quegli alberi che non danno frutto, per poi gettarli in un fuoco inestinguibile (cfr. Mt 3, 10-12).

Ora dinanzi a Gesù, il presunto Messia tanto atteso, colui che dovrebbe essere la rappresentazione al vivo del suo Dio, è legittimo che il Battista vada in crisi domandando: ma sei proprio tu?

Possibile che il tuo Dio sia solo quello dei vivi e non dei morti? (cfr. Mt 22, 31);

Possibile che non disintegri i malvagi ma anzi li benedica col sole e con la pioggia? (cfr. Mt 5, 45);

Possibile che non mostri più la sua onnipotenza con dieci azioni infernali, ma piuttosto con dieci guarigioni straordinarie per lo più a favore di persone improbabili? (cfr. Mt 8-9).

Ma che Dio è il tuo!?

Sì, Gesù di Nazareth rende presente un Dio 'totalmente altro', che usa misericordia con i miseri, perdona gli imperdonabili, ama chi non se lo merita e che soprattutto non fa piazza pulita di chi fa fatica a portare frutto, ma attende pazientemente ancora un anno e un anno ancora, prendendosene cura ogni giorno, con la speranza propria degli amanti (cfr. Lc 13, 9).

Il Dio reale di Gesù di Nazareth, non è quello 'ideale' del Battista e di quello auspicabile di tanti cristiani ancora oggi.

 

CAMMINO DELLA SETTIMANA

Due spunti su cui meditare, a Voi cercarne altri

  • Ecco, dinanzi a te io mando il mio messaggero, davanti a te egli preparerà la tua via.(Mt 11,10)

  • Ma che Dio è il tuo!?

 

 

Buon cammino!!

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Letto 3042 volte Ultima modifica il Sabato, 10 Dicembre 2016 00:30

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