Come assetata cerva acqua desira!
Giorno e notte non trovò più riposo.
Quel Volto tuo, o Dio, pieno di luce,
che di felicità sazia i beati
del cielo abitatori amanti e amati
che seguono ,l'Agnello loro Duce.
Quel Volto in cui gli Angeli mirare
mai sazi son, che loro dà la vita
la vista sua: bellezza ch'è infinità!
O quanto lo vorrei pur contemplare!
"O tu che tanto brami il Volto mio,
vederlo tu non puoi finché dimori
lì sulla terra; se lo vedi, muori,
occhio mortal non può vedere Dio.
Ma un'altro Volto io ti vò mostrare,
quello che assumi nel verire in terra
quando al Maligno venni a fare guerra
ed a mostrarmi quanto costa amare!
Guarda il bel Volto mio sfigurato
quando là degli ulivi nel giardino,
senza che alcuno avessi a me vicino,
giaceva nella polvere prostrato!
Quel Volto già baciato da Maria,
con riverenza grande e immenso amore,
coperto or è di sangue e , pel dolore,
bagnato dal sudor dell'agonia!
Contemplato ancor là in sulla Croce
coperto sì di sputi e di lividure,
straziato dalle spine e da torture,
quando il perdono richiese a gran voce!
Miralo ancor nel lino del sudario
impresso, che posò sopra il mio volto
allorché il corpo mio fu sepolto
finito già che fu il suo calvario!
E' questo il Volto in cui ti dei specchiare
finché quaggiù pellegrino vai,
e solo in esso apprendere potrai
come tu pure, Dio, devi amare!"
suor Maria Maria degli Angeli
– Carmelitana scalza
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