1 Alleluia.
Lodate il Signore:
è bello cantare al nostro Dio,
dolce è lodarlo come a lui conviene.
2 Il Signore ricostruisce Gerusalemme,
raduna i dispersi d'Israele.
3 Risana i cuori affranti
e fascia le loro ferite;
4 egli conta il numero delle stelle
e chiama ciascuna per nome.
5 Grande è il Signore, onnipotente,
la sua sapienza non ha confini.
6 Il Signore sostiene gli umili
ma abbassa fino a terra gli empi.
7 Cantate al Signore un canto di grazie,
intonate sulla cetra inni al nostro Dio.
8 Egli copre il cielo di nubi,
prepara la pioggia per la terra,
fa germogliare l'erba sui monti.
9 Provvede il cibo al bestiame,
ai piccoli del corvo che gridano a lui.
10 Non fa conto del vigore del cavallo,
non apprezza l'agile corsa dell'uomo.
11 Il Signore si compiace di chi lo teme,
di chi spera nella sua grazia.
Leggi attentamente queste righe ti aiuteranno a ben comprendere il salmo e ad immergerti in esso.
E' comincia la "ricostruzione" ... è un momento di fatica, ma anche di gioia e di speranza dopo la deportazione .
Nel salmo precedente viene ricordata la responsabilità: dei potenti e dell'inedia del popolo.
Qui il salmista vuole rinforzare lo spirito del suo popolo facendo una catechesi sul Suo spirito paterno, sulla bellezza del creato e di come egli "si compiace di chi lo teme,di chi spera nella sua grazia".
Ora rileggi lentamente il salmo e verifica di averlo compreso.
Poi riferisciti alla frase del Nuovo Testamento.
Lontani dall'angoscia la lode a Dio è più pura e genuina, più facile e "produttivo" l'ascolto dello Spirito Santo.
Mentre proprio in questi momenti l'uomo si sente nuovamente: autosufficiente, orgoglioso, onnipotente. E nel suo animo torna la mancanza di timor di Dio e ... il tradimento.
E concludi con la colletta salmica:
Il Signore si compiace di chi lo teme,
di chi spera nella sua grazia.
Giorgio De Stefanis
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