- .... lo conosce sotto l’influsso dello Spirito Santo
- Gesù vede in profondità con "altri occhi
- Le esigenze di una vera preghiera
- Gesù e i poveri
- Il progetto di Dio ed il mondo di chi non ha voce
È uno studio datato 1968, come pubblicazione, ma non “datato” come contenuti.
L’autore ha dato il suo permesso perché, con i dovuti adattamenti, presentassimo questa proposta come cammino per un gruppo.
Cari visitatori, benvenuti, il programma (vedi in fondo a questo testo) che vi proponiamo mira ad offrire un sussidio per uno studio comunitario del Vangelo.
Metodo per lo studio comunitario A parte i temi che vi suggeriamo noi, sarà bene che ogni gruppo arrivi a scegliere comunitariamente un tema da approfondire. Studiare il vangelo
Perciò iniziamo subito dicendo:
Il perché dello studio comunitario.
Sembrerebbe voler demonizzare il nostro tempo, in effetti dobbiamo ammettere che materialismo, edonismo, omologazione, hanno un loro peso; quindi se vogliamo vivere, come cristiani, abbiamo bisogno di un appoggio comunitario evangelico.
Eviteremo così o di assumere atteggiamenti rigidi, o di vivere in superficie, o di lasciarci trasportare dalla corrente.
Abbiamo bisogno di essere aiutati da altri fratelli che vogliono, come noi, vivere da discepoli di Gesù Cristo.
Mettendo in comune ciò che si scopre nel Vangelo si realizzerà un arricchimento di tutti i membri del gruppo perché ognuno riceverà molto di più che soltanto qualche cosa della ricchezza che Dio ha concesso agli altri.
Ogni membro del gruppo trarrà vantaggio dalla forza che è capace di dargli la fede di tutti gli altri, rispettando ed aiutando la personalità di ciascuno.
Tenete presente che il numero ideale del gruppo non deve superare le otto-dieci persone così che ciascuno possa partecipare attivamente ed arricchirsi a contatto con gli altri.
Scelto il testo occorre leggerlo-studiarlo-pregarlo personalmente.
Nel mettere in comune, occorre esprimersi in modo semplice ed essere accoglienti delle idee degli altri. Niente discussioni soltanto messa in comune. Non fermarsi al piano intellettuale, ma dare il più ampio spazio al piano spirituale esperienziale.
Studio del vangelo e preghiera
Tenete ben presente che è necessario unire la riflessione-lettura del vangelo alla preghiera che è bene sia previa.
Una preghiera semplice, filiale, silenziosa in cui si prende coscienza, più profondamente di essere alla presenza di Dio ed iniziare così un dialogo con Lui.
Lo studio del vangelo è comunione con Cristo
- Non vuol dire fare l’analisi di antichi contenuti
- Non è fare della storia o dell’esegesi
- Non è cercare dei pensieri religiosi o delle ricette apostoliche
Studiare il vangelo
- È ascoltare Qualcuno
- È entrare in dialogo con lo Spirito che rivela Gesù
- È incontrare Gesù stesso nel suo Spirito
- È comunicare con Gesù per mezzo del dono dello Spirito Santo