Torna in presenza, disposizioni del Governo permettendo, il tradizionale incontro delle diverse confessioni religiose del Piemonte del 1° gennaio, Giornata Mondiale della Pace. «Armonie di Pace», è il titolo dell'appuntamento promosso dal Coordinamento interconfessionale del Piemonte «Noi siamo con voi» e dal Comitato regionale diritti umani che si terrà al Sermig (piazza Borgo Dora 61) alle 18.
È in programma un concerto offerto dall'orchestra interconfessionale in cui suoneranno insieme giovani di diverse fedi religiose.
«La scelta della musica», sottolinea Giampiero Leo, portavoce del coordinamento
«Noi siamo con voi», «ha un duplice valore: il primo è quello di sottolineare che l'impegno per la pace e per i diritti umani deve essere – pur nell'estrema tragici- tà della situazione attuale in molti Paesi del mondo – mosso dalla speranza e in un clima di confortante fraternità; il secondo è quello di denunciare l'assurda brutalità di quei regimi e di quei poteri che addirittura vogliono proibire la musica, che è espressione universale di libertà e di gioia».
Il concerto sarà accompagnato dalla proiezione di frasi e motti, patrimonio delle religioni del mondo, e sarà preceduto da brevi interventi.
Dopo l'introduzione di Giampiero Leo sono previsti i saluti delle principali autorità civili e religiose
di Torino e del Piemonte, a partire dall'Arcivescovo mons. Cesare Nosiglia. Centrale sarà la testimonianza di Amiri Farzana, ginecologa, già responsabile della Clinica dell'amicizia italo
afghana di Kabul, che è stata recentemente premiata per il suo valore, il suo coraggio e la sua coerenza, dal Comitato per i diritti umani del Consiglio regionale del Piemonte.
«Un concerto», conclude Leo, «e una serata affinché, come appassionatamente ci chiedono le tante persone – a partire dalle donne – che lottano per la libertà, la giustizia e i diritti fondamentali, noi non ci dimentichiamo – e non permettiamo – che ci si dimentichI di loro. Al contrario vogliamo e dobbiamo far sì che tutte e tutti loro ci sentano Realmente nostre sorelle e fratelli non solo nelle occasioni 'di moda', ma in ogni giorno della vita».